È possibile “costruire” nuovo Cyberspazio con tecniche di SEO e SMM?

Ciao a tuttə e bentrovatə, come scrivevo in questo articolo ho trascorso circa cinque settimane a Barcellona, principalmente muovendomi nei dintorni del Barrio Gotico (un bellissimo quartiere, devo ammettere di essermi innamorato della sua arte, dei murales, degli adesivi e di Santa Maria del Mar)… lì, immerso in una mia personale visione, ho immaginato la seguente ipotesi.

Indice

Introduzione

Premetto che, per mia mancanza, non ricordo la definizione NATO di cyberspazio ma quella sovietica (l’ho trovata”utilizzabile” mentalmente): il cyberspazio è uno spazio culturale (in realtà poi proseguiva delirando al riguardo di ottenere maggiore dominio su di esso 😉 ).

Iniziamo a ragionare

Essendo il cyberspazio uno spazio (del culturale ce ne occupiamo poi), vuol dire che si possono utilizzare concetti e metodi (anche matematici) tipici della spazialità e della nozione di spazio (a questo proposito ricordo che esiste un ChatGPT anche in versione free).

Il fatto è che, appena aggiungiamo anche il “culturale” cambiano le regole del gioco (e parecchio, anche)… vuol anche dire che ogni nuova idea può contribuire ad espandere quello spazio culturale che è il cyberspazio.

Le economie di nicchia

Su internet, nel web, nei social o tout court nel cyberspazio dobbiamo obbligatoriamente prendere confidenza con un concetto: le economie di nicchia o frontiere.

Gli esseri umani, quando hanno cercato maggiore ricchezza, hanno sempre cercato nuove frontiere da sfruttare.

Attualmente io ne individuo tre: i fondali oceanici, lo spazio e il cyberspazio; di questi tre solamente l’ultimo è immateriale e, quindi, può crescere se non all’infinito diciamo moltissimo 🙂

Dopo questa digressione, torno coi piedi per terra e faccio notare che, la stessa SEO, può essere considerata un esempio di questo tipo: all’inizio il concetto stesso era noto a pochissimi che facevano di tutto per non farne sapere nulla agli altri e generava guadagno “dal nulla”, in quanto c’era poco mercato a cui proporre un servizio simile. Con il trascorrere del tempo è diventato un settore profittevole e oggi, se non hai una buona web agency o un bravo freelance a seguire il tuo business, non riesci a cavare un ragno dal buco in SERP.

Oppure (ma questa è per i “Grandi Antichi”) qualcuno ricorderà agli albori di Internet in edicola, qui in Italia, i dialer (quei programmi che ti facevano telefonare a un numero a pagamento, invece del tuo gestore originale).

Anche quella era un’economia di nicchia (legale e nota a pochi).

Torniamo a BCN

Mentre visitavo il Barrio ho avuto l’idea… mi si è accesa la lampadina, insomma: ma se si facesse una PBN turistica?

Voglio dire: ogni attività ha il suo sito e i suoi profili social (ricordo che non è mai una buona idea “conquistare” più cyberspazio di quanto poi non se ne sappia difendere… è una nozione espressa molto bene in questo libro edito da Flacowski) ma che succede se iniziamo a trattare tutti i siti e i profili social di tutto il Barrio come una PBN?

Ovviamente ci sarebbe una competizione per le keywords principali ma, se si lavorasse di comune accordo probabilmente si guadagnerebbe mediamente di più tutti. Facciamo un esempio: le ottime salsicce che vedevo esposte da un commerciante e il buon pane che vendevano a trenta metri presso un altro esercizio: che succede se il macellaio scrivesse sul suo sito: sconto del 10% se compri una salsiccia da me e il pane in quell’altro posto e si mettessero entrambi un bel backlink reciproco?

In particolare, se un sito scendesse troppo, si potrebbe linkarlo per passargli link juice nella maniera sopraesposta con un sito ben posizionato, per fargli acquisire pagerank (ricordo che, il pagerank, anche se non è più pubblico, credo che sia ancora usato come misura interna).

Secondo me, se ci fossero dei bravi SEO e SMM a seguire la cosa… penso che per un po’ anche Google stessa avrebbe qualche problemino a gestirsi la cosa 😉

Controindicazioni?

Ehm… si in effetti qualcuna ci sarebbe 😀

Giova ricordare la posizione di Google a proposito dell’utilizzo di backlink, di PBN o, per come le chiamano loro, “schemi di link”; a questa pagina web ufficiale è spiegato benissimo il concetto (ma presumo che sia un fatto ampiamente noto).

Conclusioni

Lo so, chiamatemi: sognatore, black hat seo o come volete voi ma mi piacerebbe una bella PBN Turistica (pensata in maniera simile a quanto sopra esposto) anche nella mia natia Agrigento, specie adesso che ci si avvicina al 2025 (ove saremo Capitale della Cultura) e il Comune non ha neanche un logo (sorvoliamo sul sito).


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