Ma la p.s. che combina? I pusher li arresta o ci fanno affari insieme?

Ciao a tuttə e bentrovatə, sto per scrivere un post fortemente polemico contro le forze di pubblica sicurezza (in minuscolo per scelta ideologica e stilistica) ad Agrigento (ma immagino che, nel resto d’Italia, le cose non vadano molto diversamente, con questo governo).

Intanto premetto che farò un po’ di nomi e numeri di telefono, così è più facile individuarli.

Inizio dal “Boss” (un tale che mi si è presentato come Rasta ma credo che il nome vero sia Darboe Lamin): non conosco il suo numero di telefono ma so che ha abitazione nei pressi di Via Gallo (mi riservo di dettagliarlo meglio domani quando/se vado a sporgere denuncia; il se deriva dal fatto che ho già provato a sporgere denuncia ma è stata bellamente ignorata); per quanto ne so ha acquistato il suo tugurio coi proventi dello spaccio di sostanze (non solamente cannabinoidi, presumo).

Rasta mi è stato presentato da Alfonso Terrasi (+39 377 085 5346); sempre Alfonso Terrasi mi ha detto che “gestiva” lo spaccio tramite altri immigrati di colore.

Alfonso Terrasi mi ha anche presentato un tale comunemente conosciuto come Mario (+39 350 959 1198), un pusher con abbastanza le mani in pasta (credo).

Proseguendo è impossibile non conoscere Sparta (+39 351 232 1043): però non fidatevi troppo… ha la brutta tendenza a vendere hashish che non fa nulla.

Simpatico ma tendente a tirare pacchi è il piccolo Omar (+39
379 218 7224
): io lo chiamo affettuosamente Omarino, per via della sua giovane età.

Una possibilità (se vi sentite razzisti e non volete ragionarvela con gli africani) potrebbe essere l’ottimo Salvatore Mazzola (+39 329 943 7598)… fate attenzione al fumo che vi vende perché l’indomani perde di potenza (chissà di che schifezze è fatto).

Dulcis in fundo Fabio d’Alcantara (+39 349 308 8001)… un hashish decente ma decisamente poca quantità.

Come dicevo probabilmente domani vado a sporgere denuncia, forse… l’unica cosa che mi trattiene sono le conseguenze nefaste (per me).

Siccome non sarebbe il primo caso di una caserma dei carabinieri (in minuscolo per scelta ideologica e stilistica) che gestisce lo spaccio della zona (ricordo almeno un caso di cronaca al riguardo).

Ho trovato che questo articolo di Wired esprimesse con parole decisamente migliori delle mie il mio punto di vista.

E, con la sottigliezza e l’humor che contraddistinguono i popoli anglosassoni, last but not least, per un po’ sono andato a “rifornirmi” in Vicolo Fronda (vado a memoria)… a circa 150/200 metri dalla caserma della guardia di finanza (in minuscolo per scelta ideologica e stilistica).

Una volta, in quest’ultima location, ho visto sul tavolo un gran numero di rettangolini di sacchetti di plastica strappati… evidentemente quella gang/etnia di africani (ad Agrigento le gang si formano in base all’etnia di partenza) si stavano preparando a steccare qualcosa.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.